A cosa serve Tutta un’altra città, ad esempio.
Qualche giorno fa, attraverso un suo funzionario, la Regione Toscana ha inoltrato la mail trascritta sotto, con allegato il testo di una proposta di legge sull’economia solidale, alla rete TUAC e a poche altre persone della reti di economia solidale di Pisa e Firenze.
Non hanno scritto ai singoli GAS, o GAP, perché le amministrazioni, soprattutto se hanno dimensioni grandi, tendono a interloquire solo con soggetti rappresentativi o, almeno, aggregativi.
Ecco a cosa serve una Rete: la regione Toscana va a normare l’economia solidale, e se qualcuno vuole partecipare al percorso di costruzione della legge, migliorandola – ma anche per provare a fermarla o bocciarla – lo può fare solo in una struttura di Rete.
P.S. per capire una legge su quale ambiti vuole agire, bisogna sempre vedere i capitoli di spesa, pertanto è necessario leggere bene i capitoli 6 e 7.
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La Giunta regionale toscana dopo una lunga fase di osservazione e ricerca ha predisposto un documento preliminare propedeutico alla elaborazione di una legge regionale sull’economia solidale.
Il documento è stato discusso in Consiglio Regionale che ha dato il via all’iter per la stesura dell’articolato.
Gli uffici della Giunta ritengono che sia necessaria una condivisione delle tematiche affrontate e la partecipazione dei soggetti dell’altra economia alla formazione dell’atto. Questa modalità pur irrituale è fortemente voluta dall’assessore alla Tutela dei consumatori nella consapevolezza che soltanto un intervento rispettoso delle peculiarità della materia può dare un contributo alla diffusione e allo sviluppo dell’economia solidale.
Per questo si è pensato di realizzare tre focus group sui tre temi fondamentali affrontati nel documento preliminare:
a)La rappresentanza e la partecipazione dei soggetti dell’economia solidale nei rapporti con le istituzioni;
b)I problemi logistici della filiera corta;
c)La garanzia partecipata come strumento di fiducia e trasparenza fra produttori e consumatori.
Abbiamo pensato di organizzare gli incontri di sabato mattina (dalle ore 9.30 alle 12.30) orientativamente :
sabato 22 febbraio
sabato 8 marzo
sabato 22 marzo
con la possibilità di rivedersi in un incontro successivo da concordare con i partecipanti, anche per affrontare dei temi che potrebbero emergere nei focus group..
E’ nostra intenzione inoltre realizzare gli incontri presso operatori o organizzazioni dell’economia solidale, per questo vi chiediamo la disponibilità a condividere il percorso mettendo a disposizione degli spazi in cui realizzare gli incontri.
Paolo Caldesi
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