Meccanismi di solidarietà per consumatori a basso reddito

Nella definizione che TUAC ha dato dell’Economia Solidale troviamo scritto: “L’economia solidale è un sistema sociale ed economico che non genera disoccupazione, valorizza tutte le individualità, è equo nella ripartizione dei redditi e delle risorse […]”

E’ su questo solco che pubblichiamo molto volentieri il documento realizzato da Aleksandar del Gas Calci e Roberto e Daniela del Gas Pisa: “Insieme a due amici abbiamo fatto questa piccola ricerca all’estero sui modelli simili ai gas che usano dei meccanismi di inclusione anche per consumatori con basso reddito. Buona lettura; se avete o pensate di costruire dei meccanismi simili, per favore, condivideteli. Grazie”.

Molto interessante anche il commento lascito da Sergio Venezia (GAS F.Marotta Villasanta, DES Brianza, Associazione CO-ENERGIA) nella mailing-list nazionale della rete GAS: “Vi ringrazio moltissimo per la vostra ricerca. Mi occupo anche di povertà e vulnerabilità sociale (per lavoro) e poi di Economia Solidale….. sono anch’io convinto che non ci possa essere sovranità alimentare se TUTTI gli abitanti di un territorio non possono accedere al cibo. Tra le esperienze citate, stiamo provando a ragionare anche in termini di Banca del Tempo, collegata ad un sistema di moneta complementare con demurrage, in modo da costituire un fondo di compensazione da utilizzare in termini di solidarietà ed anche di favorire immediatamente lo scambio di beni per servizi e viceversa senza denaro. Questo favorirebbe principalmente chi ha meno denaro, mettendo in gioco le sue competenze nei servizi in cambio della possibilità di “comprare” i beni, pur rimanendo in un’ottica di RECIPROCITA’, a pari dignità, nella quale nessuno deve dire “grazie” (anche se il dono è sempre una dimensione positiva). Assieme al tema del lavoro e del reddito di cittadinanza, penso che l’accesso ai beni essenziali per tutti sia un tema di fondamentale importanza e che i GAS ed i DES non possono eludere oltre l’argomento, anche in assenza di persone in stato di bisogno nel proprio gruppo: è tempo che l’Economia Solidale cominci a guardare fuori del proprio orticello per diventare un metodo ed un orizzonte di senso per tutta la comunità di un luogo.”

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